L’incontro con le organizzazioni sindacali convocato dal Capo del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità svoltosi il giorno 22/05/2017, è servito allo stesso per presentarsi. La Dr.ssa Tuccillo si è detta consapevole delle problematiche che coinvolgono la nascita del nuovo dipartimento ed ha manifestato la volontà di consolidare per quanto possibile il suo processo di crescita. Come Federazioni Nazionali, si sono illustrati al Capo dipartimento i temi che dovranno essere affrontati con urgenza per ridare dignità e il giusto riconoscimento a tutti gli operatori che operano nel DGMC, a partire dal rifinanziamento del FUA, diventato per il settore insufficiente e irriguardoso. Ancora irrisolta risulta la questione delle trattenute effettuate in caso di malattia sull’indennità penitenziaria, è stata prospettata la necessità di procedere, in analogia con gli accordi sottoscritti dal Ministro per il personale dell’organizzazione giudiziaria, a nuove riqualificazioni per consentire agli operatori di una stessa professionalità di collocarsi nella medesima area, è stato chiesto di intervenire anche sull’ente di assistenza per uniformare il trattamento del personale del DGMC con quello del DAP, è stata riaffermata la necessità che la revisione delle piante organiche sia discussa preventivamente a livello locale. Su quest’ultimo punto cgil cisl e uil hanno chiesto che, in analogia con quanto già disposto presso l’organizzazione giudiziaria, sia assicurata la permanenza nello stesso ufficio, fino al riassorbimento, al personale che, a seguito della ridefinizione delle piante organiche, dovessero risultare in posizione soprannumeraria.
Per quanto riguarda più specificamente l’esecuzione penale esterna è stata evidenziata la difficoltà del personale tutto, adulti e minori, ad operare in un sistema che presenta forti vuoti di organico in tutti i settori: amministrativo, contabile e tecnico. I lavoratori di quest’ultimo settore in particolare si trovano a dover affrontare volumi di lavoro crescenti con risorse oggettivamente inadeguate. E’ stato chiesto all’amministrazione di accogliere la richiesta sindacale di scorrimento delle graduatorie di concorsi per assistenti sociali svoltisi presso altre pp aa (con particolare riferimento alla graduatoria nazionale del concorso per assistenti sociali aperta presso l’INAIL) e di prevedere nella prossima legge di stabilità lo sblocco del turn over per il settore nonché l’indizione di concorsi idonei a ricoprire i fabbisogni reali, anche alla luce dell’incremento previsto delle misure alternative, sostitutive e delle richieste di messa alla prova. In attesa dell’avvio di procedure che richiedono tempi medi di attuazione è stato chiesto all’amministrazione di mettere in campo tutti gli strumenti utili alla protezione del personale di servizio sociale che non può essere lasciato solo di fronte alle nuove e continue richieste provenienti dalla magistratura e dagli avvocati. E’ compito dell’Amministrazione individuare le priorità e concentrare l’azione su quanto ritenuto indispensabile, comunicando all’A.G. la reale condizione dei servizi sociali e l’impossibilità, allo stato, di adempiere a tutte le richieste. Cgil cis e uil hanno poi posto il problema della collocazione dei funzionari della professionalità di servizio sociale, incaricati della reggenza degli uepe locali, sostenendone la confluenza nella figura del direttore, secondo le vigenti regole sulla flessibilità (art.20 CCNI), e chiedendo che tutti i conferimenti definitivi della direzione degli UEPE locali siano operati sulla base di principi certi, trasparenti e condivisi e mediante la pubblicazione di un apposito interpello.
A margine della riunione il Direttore generale, Dr. Starita, ha comunicato che prossimamente verranno assunti 15 educatori tra gli idonei dell’ultimo concorso e 60 assistenti sociali dalle graduatorie del concorso INAIL. Per quanto riguarda gli interpelli per i dirigenti ha comunicato che le procedure sono in via di conclusione e che per quanto riguarda la dirigenza dei CGM si è in attesa del nulla osta del DOG e del DAP al transito nei ruoli della giustizia minorile e di comunità per poi procedere all’assegnazione delle sedi.
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