Ha pienamente ragione Papa Francesco: gli appalti con il massimo ribasso sono una vergogna perche’ si scaricano molto spesso sulla pelle dei lavoratori in termini di scarsa sicurezza, bassi salari, mancata contribuzione, sfruttamento e negazione dei diritti fondamentali”. E’ quanto sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando il videomessaggio inviato dal Pontefice alla Settimana Sociale dei cattolici. “Speriamo che l’ennesimo appello di Papa Francesco per una maggiore attenzione al tema del lavoro e dei disoccupati sia raccolto dalle istituzioni e da quanti operano per il bene comune. Sono anni che la Cisl combatte la battaglia per introdurre criteri di trasparenza, legalita’, rispetto dei contratti nell’assegnazione degli appalti nella pubblica amministrazione. E’ un problema che riguarda tutto il paese e non solo il mezzogiorno, che ha ripercussioni negative sull’economia, sulle condizioni sociali e del mondo del lavoro. Le nuove normative introdotte non hanno risolto il tema del massimo ribasso, perche’ mancano gli strumenti per selezionare le imprese e verificare il reale rispetto di tutte le procedure a tutela dell’ambiente e delle esigenze del territorio, delle norme di sicurezza sul lavoro, del rispetto dei contratti e della dignita’ del lavoratore. Bisogna fare quindi molto di piu’ come sollecita il Santo Padre per tutelare i piu’ deboli, combattere il lavoro minorile, il lavoro in nero, quello gestito dal caporalato, i lavori che discriminano la donna e non includono chi porta una disabilità”.
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