“Apprendiamo dalla stampa dell’ennesima, triste storia che riguarda Michele Liguori, un ufficiale della Polizia Locale di Acerra, che ha dato la propria vita per adempiere ai propri doveri nella ‘terra dei fuochi’, combattendo contro l’inquinamento e il traffico dei rifiuti pericolosi”. Lo dichiara Maurizio Petriccioli, Segretario Generale della Cisl Fp, riferendosi all’ufficiale della Polizia Locale che, in provincia di Acerra, è morto dopo aver combattuto le mafie che gestivano il traffico di rifiuti tossici.
“Dopo che l’INAIL ha riconosciuto la correlazione tra la patologia tumorale e il lavoro svolto – prosegue -, è inaccettabile che oggi lo Stato neghi alla famiglia l’inserimento nella lista dei familiari delle vittime del dovere, negando di fatto il nesso causale tra malattia e servizio svolto”.
“Liguori è stato un poliziotto che ha servito lo Stato e si è battuto per la propria Comunità, anteponendo il dovere e la tutela dell’ambiente alla sua stessa incolumità personale. Come CISL FP ci batteremo affinché i poliziotti locali non siano più considerati di serie B e ci rendiamo disponibili fin da ora a sostenere la famiglia per le iniziative che vorranno intraprendere. Gli innumerevoli e quotidiani esempi di buon lavoro pubblico, devono tornare ad occupare le cronache contro chi vorrebbe che a fare notizia siano solo le disfunzioni e le inefficienze”.
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