Attivare, a partire dalla Puglia, tutte le leve utili a sviluppo e lavoro
“Non ci sorprendono, anzi ci preoccupano, i dati di Eurostat sulla disoccupazione di lunga durata nel Mezzogiorno d’Italia. Esprimono un disagio del mercato del lavoro che andrebbe affrontato con maggiore determinazione dal Governo e dalle singole amministrazioni regionali. E che la Germania registri dati diametralmente opposti ai nostri dovrebbe farci riflettere sulle politiche da mettere in campo”. Lo afferma la Segretaria generale della Cisl Puglia, Daniela Fumarola, riguardo l’ultima stima dell’Ufficio statistico dell’Unione Europea. “Non ci consola nemmeno che dalle rilevazioni dello stesso Eurostat, pubblicate ieri dal Sole 24 Ore, emerga che la Puglia è la regione che meglio ha retto in termini di disoccupazione più in generale, tenendo in percentuale più di altri territori meridionali – aggiunge la sindacalista –, perché l’economia del Paese può risalire non solo limitando i danni ma, soprattutto, attivando tutte le leve possibili che guardino a politiche espansive, utili alla crescita, allo sviluppo e a nuova occupazione dignitosa che si rivolgano innanzitutto alle nuove generazioni. Se ci soffermiamo sul Patto per la Puglia, ad esempio, riscontriamo che il 72% della dotazione (2,7 miliardi) è in programmazione, mentre la parte restante sarebbe costituita da progetti che avrebbero uno studio di fattibilità ma non una progettazione preliminare. Tanto sforzo e pochi posti di lavoro”.
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