“Condividiamo gli obiettivi della proposta messa in campo dal Ministro per la PA, Renato Brunetta, al fine di accelerare il percorso assunzionale nella Sanità pubblica, negli enti locali e nelle amministrazioni centrali dello Stato, una proposta di semplificazione coerente con il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”. Lo dichiara, in una nota stampa, il Segretario Generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli.
“Per cambiare una Pa che, nei prossimi 5 anni, perderà circa mezzo milione di addetti in tutti i comparti, è necessario procedere celermente in direzione di nuove assunzioni, dando il giusto valore ai titoli di studio acquisiti, prevedendo delle prove selettive che siano al passo con le esigenze espresse dalle varie pubbliche amministrazioni che oggi hanno necessità di nuove competenze specialistiche, indispensabili per rispondere alla domanda di servizi dei cittadini e delle imprese”, prosegue.
“Queste conoscenze, necessarie al buon funzionamento della macchina amministrativa, si possono reperire, da un lato, nell’accelerare i percorsi concorsuali, riconoscendo la formazione, le esperienze di studio e i titoli acquisiti dalle giovani generazioni che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro, dall’altro, nel valorizzare l’esperienza acquisita dal personale già in servizio che resta un patrimonio indispensabile, quotidianamente al servizio delle nostre comunità. Nel merito delle prove concorsuali, inoltre, in un’epoca in cui alla PA servono competenze specialistiche avanzate, non possono certamente essere considerati attendibili degli anacronistici test a crocette o delle procedure antiquate che non tengono conto della situazione emergenziale che sta vivendo il Paese”, conclude Petriccioli.
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