“Occorre un grande patto per favorire il lavoro dei giovani nel Sud. Questa è oggi tra le priorità della Cisl e di tutto il sindacato. Crescita economica, investimenti pubblici in infrastrutture, formazione, innovazione e ricerca, sicurezza del territorio devono arrivare insieme nel Mezzogiorno con scelte mirate e con un impegno responsabile di tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali”. Lo dice la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando l’allarme lanciato oggi dal Presidente di Confindustria Boccia sul livello di disoccupazione giovanile nel Mezzogiorno praticamente doppio rispetto alle Regioni del centro- nord. “Il Presidente Boccia ha certamente ragione: nonostante qualche timido passo in avanti sul piano della natalità delle imprese e dell’export, grazie anche al credito d’imposta automatico sugli investimenti reintrodotto dal Governo, il quadro economico e sociale del Mezzogiorno rimane per molti versi ancora drammatico, come dimostrano anche i dati sull’esplosione della povertà e sul numero dei Neet, i giovani che non studiano e non lavorano, un milione e 800 mila al Sud, più di metà del dato nazionale. Per questo è certamente importante che oggi si sia firmato l’accordo interistituzionale per la bonifica e la rigenerazione urbana del territorio di Bagnoli, e va dato atto al Governo di aver dato una accelerazione a questo progetto certamente importante per Napoli e per tutta la Campania. Ma tutto questo non basta. L’elevata disoccupazione dei giovani rimane il principale problema delle regioni meridionali che non può essere affrontato con interventi assistenziali o con proposte politiche ed economiche velleitarie. E’ arrivato il momento che il Governo, anche in previsione della prossima manovra, pensi ad una fase di nuova concertazione convocando gli “Stati Generali per il Mezzogiorno” dove poter verificare quello che si sta facendo per il Sud e fissare una sessione di interventi specifici per favorire gli investimenti produttivi nel Mezzogiorno, con obiettivi chiari e selettivi su cui tutti i soggetti dovranno essere chiamati responsabilmente a fare la propria parte”.
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